Teti srl
Brindisi
La Teti srl è una start up costituitasi con l’obbiettivo di sfruttare un’esclusiva brevettuale ideata dallo stesso amministratore in grado di intervenire sull’erosione costiera degli arenili che sono un bene naturale di tutti ed un bene strumentale per gli operatori del settore balneare. Questa ideazione ha la capacità di invertire completamente il processo di erosione sino ad un ripascimento degli arenili in termini semplici, economici, naturali e alla portata degli operatori del settore, utilizzando plastica riciclata e creando posti di lavoro.
L'IDEA
La neonata start-up Teti srl intende realizzare industrialmente un sistema brevettato capace di soddisfare l’esigenza che hanno i titolari di concessioni demaniali destinate alla balneazione che subiscono, anno per anno, l’erosione della superficie su cui insiste la loro attività.
L’erosione riduce gli spazi asciutti e spesso pone in essere l’esistenza della stessa attività ricettiva in quanto la sabbia risulta un elemento irrinunciabile per l’attività, al pari di un bene strumentale.
Tutti gli altri sistemi antierosione mirano a ridurre la forza d’impatto dell’onda sulla linea di riva; al contrario, la forma del modulo ideato dalla Teti srl, per quanto possibile, ne agevola il flusso e l’avanzamento mentre ne ostacola il deflusso risultando una barriera all’asportazione di sabbia e granuli degli strati superficiali della spiaggia lambiti dalle onde e, inoltre frenandone il deflusso, obbliga alla decantazione le sospensioni presenti nell’onda in partenza.
Il principio di funzionamento rende al meglio in caso di mare mosso perché lo stesso mare carico di sospensioni, dovute alla maggiore turbolenza, nel ritorno come risacca ne deposita buona parte in quella zona d’acqua quasi ferma che si crea tra la linea di riva ed il bordo emergente del modulo che ne ostruisce il deflusso.
Elemento di originalità è che il modulo è un sistema di elementi studiati che, oltre alla loro valenza operativa, associano la possibilità di essere costituiti da componenti ideati per essere montati facilmente e rapidamente durante il periodo invernale e smontati durante il periodo di balneazione senza l’ausilio di mezzi di movimentazione meccanica né per terra né per mare.
L’aspetto della linea di riva nel periodo invernale, in una condizione di mare calmo, evidenzierà, in maniera appena percettibile, una linea data dal bordo superiore emergente del modulo, di pochi centimetri che, con l’avvio del ripascimento della sabbia, marcherà nettamente il confine tra il mare e la sabbia.
Per quanto sopra esposto non risultano quindi ostacoli alla navigazione.
Con l’avvento del periodo di balneazione, e la necessità di smontare l’impianto, sarà sufficiente ribaltare manualmente verso l’alto il vertice di ogni singolo modulo al fine di porre allo scoperto i sistemi di fissaggio ai cavi di ancoraggio, sganciando i singoli elementi, smontando gli elementi componenti di ogni singolo modulo avviandoli su pedane e quindi al deposito insieme ai cavi di ancoraggio rimossi.
Il risultato, al termine dell’operazione di semplice e rapido smontaggio, sarà quello di riacquistare la fruibilità totale della spiaggia sia fisicamente che esteticamente.
Gli unici elementi che possono stazionare in maniera permanente sono i corpi morti di ancoraggio che a terra risultano sepolti nella sabbia ed in mare al di sotto della linea di livello. Gli stessi corpi morti sono strutturati in sezioni componibili e qualora necessitasse la loro asportazione, sono smontabili e rimontabili manualmente con estrema facilità.
Qualora vi fossero le condizioni morfologiche, come giacimenti sabbiosi prospicienti la spiaggia, si otterrebbe un ripascimento della sabbia trasportata come sospensioni dai fondali alla spiaggia attraverso le mareggiate. Le mareggiate quindi diventano un sistema di arricchimento di massa sabbiosa e non effettuano al contrario il processo di erosione.
Differentemente dai fenomeni di variazione delle correnti, che si attivano con le tradizionali barriere emerse (frangiflutti), pennelli e barriere soffolte, spesso in danno delle aree limitrofe, il descritto sistema agisce col riempimento di materiale sino, teoricamente, al livello massimo del margine superiore del modulo creando prima una trincea e poi un tutt’uno fra la precedente linea di riva e il bordo del modulo e quindi senza alterazione dei processi di scorrimento degli strati e delle correnti.
La flessibilità del modulo permette di allocarlo ed adattarlo in qualsiasi area geografica e quindi, indipendentemente dalla corsa del livello di marea, tipica e diversa, nelle varie aree geografiche e senza variare le dimensioni dello stesso modulo, sarà sufficiente sistemarlo avendo cura di farne emergere alcuni centimetri (circa 5) dal livello storico medio di alta marea dell’area geografica interessata utilizzando quindi, per l’istallazione, le tabelle locali di marea.
Se non c’è la necessità di rimuovere i corpi morti non ci sarà neanche la necessità di ricalcolare il riposizionamento ogni anno in quanto sarà sufficiente allocarlo con precisione nella posizione precedente e cioè nel punto d’incontro fra il cavo riveniente dal mare e quello riveniente dalla spiaggia.
Il materiale, di cui sarà composto il modulo, sarà adatto a processi di formatura per stampaggio rotazionale e costituito da resine polimeriche che ne garantiscono durata, resistenza, flessibilità, leggerezza e costi contenuti.
Le resine da utilizzare saranno rivenienti da processi di recupero (rigranulazione) di altri prodotti e/o manufatti di scarto a base di resine polimeriche. La stessa componente polimerica del modulo, qualora danneggiata, potrà essere recuperata e riavviata al processo di rigenerazione.
Gli elementi del modulo, eventualmente danneggiati per diverse ragioni, possono essere sostituiti con facilità ed a costi estremamente contenuti vista la produzione seriale dei singoli elementi.
