
Re-sign Società Benefit Srl
Varese
RE-sign SB Srl gestisce una piattaforma web per l’incontro di domanda e offerta di materiali da costruzione di recupero. La piattaforma raccoglie annunci per lo scambio di materiali e componenti di seconda mano. La piattaforma è anche un hub per i professionisti del riuso per fare rete e promuovere la propria attività, e un luogo di scambio di idee per il riuso di materiali in edilizia.
L'IDEA
RE-sign sviluppa e commercializza una piattaforma web che consente l’incontro di domanda e offerta di materiali da costruzione di recupero e ne consente il riuso in ambito architettonico/edilizio. Una sezione della piattaforma RE-sign è un archivio georeferenziato che raccoglie annunci di materiali e componenti messi a disposizione dagli utenti, con immagini, quantitativi, misure, modello BIM, costi, tempistiche di disponibilità. Una seconda sezione costituisce un hub per i professionisti del riuso, per fare rete e promuovere la propria attività: designer, architetti, creativi e professionisti del fare (artigiani, costruttori, bricoleur, hobbysti, makers) attivi negli ambiti dell’economia circolare e del riuso trovano visibilità e un nuovo bacino potenziale di clienti. Una terza sezione ospita un archivio di idee e riferimenti di progetti di architettura, edilizia e design già realizzati con materiali di recupero, promuovendo la costruzione di un immaginario collettivo legato al progetto di riuso. RE-sign propone un’alternativa all’iter tradizionale nei processi del design, dell’edilizia e dell’artigianato promuovendo una progettazione che trovi nel riutilizzo di materiali e componenti i suoi principi fondativi. Raccogliendo e attivando tre categorie di contenuti (cose, persone, idee) RE-sign fornisce tutti gli strumenti per avviare progetti circolari nell’ambito delle costruzioni e innescare un metabolismo circolare nella filiera del progetto.
Parallelamente allo sviluppo della piattaforma, attraverso i propri canali social, lo sviluppo di un blog e la stesura di articoli di approfondimento, RE-sign divulga conoscenza, contenuti e risorse sui temi del recupero di materiali in architettura, economia circolare nell’ambiente costruito, sostenibilità della filiera del progetto, contribuendo alla formazione di una vera e propria cultura della circolarità. RE-sign sviluppa anche programmi di formazione al riuso e all’economia circolare; idea e cura eventi, conferenze, workshop e lavora all’implementazione di un progetto di attività didattica nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro in collaborazione con Legambiente Varese, per sensibilizzare le nuove generazioni al tema del consumo consapevole e introdurle al “pensiero circolare”. RE-sign collabora al cantiere di ristrutturazione dell’hub per l’economia circolare Casamatta, presso i Mulini di Gurone, Malnate (VA), in collaborazione con Legambiente Varese: un progetto del quale RE-sign condivide i valori fondanti di progettazione sul territorio e che costituisce un “test site” per pratiche di riutilizzo di materiali in architettura, rendendo evidente e concreta la fattibilità del paradigma progettuale promosso dalla piattaforma. RE-sign ha inoltre avviato percorsi di collaborazione con un ente certificatore per definire pratiche conformi alla normativa vigente ed elaborare strumenti che rendano aziende e imprese attrattive e competitive sul mercato.
Gli obiettivi di RE-sign riguardano l’ottimizzazione dell’utilizzo di materie prime e diminuzione dell’utilizzo di risorse non rinnovabili; la riduzione dei rifiuti prodotti lungo la filiera del progetto d’architettura; l’agevolazione dell'attuazione del d.m. 11 gennaio 2017, inerente i CAM - Criteri Minimi Ambientali nell’ambito di gare d’appalto per opere pubbliche, illustrando come “almeno il 70% in peso dei rifiuti non pericolosi generati durante la demolizione e rimozione di edifici [...] deve essere avviato a operazioni di preparazione per il riutilizzo, recupero o riciclaggio”; l’implementazione di pratiche e modelli di innovazione sostenibile all'interno dell'attività di professionisti, imprese, istituzioni e privati; l’incremento dell'accessibilità a processi costruttivi sostenibili; la costruzione di nuove imprenditorialità e lavoro; l’affermazione di una cultura circolare nel settore del progetto e delle costruzioni, capace di modificare le modalità di acquisto, consumo e utilizzo delle risorse.
